6 Ore di Patrengo

Ciao, anche quest’anno ci ricasco. No dai non è bello dire così, la rifaccio perché mi piace assai ed ha un’organizzazione bellissima, logistica in un forte molto pittoresco, e così i ristori e gli amici veronesi che ci tifavano tutti in cima a ogni salita dal primo all’ultimo giro, per tutta la gara, applausiiiii!

Questi ragazzi non finiscono mai di stupire. Quest’anno percorso ancora più duro, con più salite e quindi 7 km e 100 metri a giro con 350 metri di dislivello +. Gruppone RB con più di 20 iscritti: President più di 20 eh! Tu che dici che siamo pochi! Sei tu che non vieni mai a vedere le nostre imprese! (una piccola e bonaria stoccatina a Virgilio ogni tanto ci vuole ).

Vi descrivo il percorso, giusto per far capire la difficoltà; si parte in circa 400 e dopo un km, si forma un imbuto per il primo sentiero; lì ho capito che il podio mi sarebbe sfuggito (ahah ) poi prima salita denominata del Metanodotto, perché c’era un palo del metano  in cima, a cui non ci si poteva attaccare pena squalifica da parte degli organizzatori, gli ultimi metri da fare a quattro zampe, discesa e si respira un attimo, seconda salita, Apocalisse now, la più  lunga, anche lei durissima, ancora sali e scendi e si arriva alla terza salita, quella dei ciotoli, logicamente perché era lastricata da ciotoli, lunga ma meno dura, poi mega ristoro, con ogni ben di Dio, grana, zola, pancetta, birra, coca , caffè, sambuca e vin brulè, oltre all’acqua naturalmente.

Salitella, e la discesa per me più brutta, anche se non completamente asciutta; ne ho visti tanti scivolare, io poi ero un bradipo a farla.

Altra salita, la Coca Vertical da me chiamata, corta ma da fare quasi tutta a quattro mani, discesa e via con la quinta, salita del Tonale. Perché? Boh mi è uscita così,anche lei dura e spacca gambe, respiriamo un attimo e via con la sesta salita all’antenna, perché in cima c’era naturalmente un’antenna.

Falsopiano e via verso la salita del Getsemani, bellissima in mezzo agli ulivi, parte dolce e arriva vertical con musica a palla, gestita dal rasta in cima, responsabile della musica e del ristoro, mamma mia quanta birra…

Finalmente gli ultimi 2 km e mezzo, abbastanza corribili, meno alcuni tratti, tipo la salita delle caprette, praticamente a 400 metri dalla fine del giro, ma da fare tutta a quattro zampe solo 50 metri ma micidiale.

La mia gara? Bene dai. I primi 3 giri, dove anche il nuovo scrittore RB  Comi ( leggere su Radio Runners ), si stupisce che al ristoro, bevo birra e mangio pancetta abbrustolita, per non offendere i volontari del ristoro… Quarto giro, e mannaggia, comincia a fare male un po’ tutto. Trovo un ragazzo dell’atletica Cologno , Giovanni, che praticamente ha l’età di mio figlio e creiamo una bella simbiosi, ci aiutiamo a vicenda e praticamente lo obbligo a fare almeno il 5 giro con me, lui voleva fermarsi al 4. Insomma anche io sono un motivatore no? Oppure un influencer come volete.

Si il 4° giro era cominciato anche con l’amico RB Donato Brandolini in grande spolvero; dopo un suo volo fantastico, mi ero preoccupato  che si fosse fatto male veramente. Quasi 2 giri insieme e poi lo mando via: fai la tua gara, io sono in riserva e ti freno gli dico.

Al 5° giro la voglia  di fermarmi è tanta, ma la testa c’è, voglio e devo fare almeno la Maratona, solo che ho i minuti quasi contati per starci dentro e un’ansia bestiale mi assale: ce la farò? Sperem.

Sono rimasto solo, e ogni parte del corpo mi dice : Piantala lì, nonno! Ma ormai come ben saprete ho l’arma segreta, da usare in casi disperati come questi. E’ lei, la mia Principessa nella torre. Penso a lei e una fiammata di sangue caldo mi entra in circolo nelle vene, è la mia salvezza, il suo esempio mi spinge a soffrire con i dovuti paragoni eh!

Insomma per soli 7 minuti riesco a farmi anche il 6° giro, arrivo che sto male, ma ci sta. Ho dato più di quel che avevo e per fortuna che la mia badante Elena, anche lei bravissima ieri, mi aiuta in tutte le operazioni post gara.

Ho un freddo cane, sto male, ma dopo il pasta party, mi riprendo e grazie all’amico Paolo, anche per lui ieri ottima prestazione, si torna a casina, giusto in tempo per vedere il Festival, perché ieri sera il calcio non mi interessava… (ahimè )

ciao da Ro