La Sgambada dei Runners Bergamo

A distanza di qualche giorno, possiamo dirlo ufficialmente: la Sgambada dell’8 dicembre è diventato uno degli appuntamenti da non perdere durante l’anno. Una delle poche possibilità in cui ritrovarci “con calma”.

Dare un volto a molte persone che per il resto dell’anno sono SOLO nomi in qualche classifica e nei post dei social. Sabato scorso è stata anche l’occasione per salutare quelli e quelle che, nel 2019, non vestiranno più la nostra divisa perché saranno impegnati in nuove avventure: non sarà certo il colore di una maglietta a modificare i rapporti con le persone.
A Mauro Previtali, Mauro Arnoldi, Federico Cagliani (ed eventuali altri), quindi, un grosso in bocca al lupo. Chissà possa essere un arrivederci.

Ed è stata anche l’occasione per salutare i nuovi e le nuove arrivate. Eravamo molti, ma sarebbe bello che nei prossimi anni potessimo essere ancora di più.
Si potrebbe fare una Sgambada in versione estiva. Che ne dite?

Come sempre si ringrazia tutte le persone che, anche in questa giornata di festa, hanno messo a disposizione il proprio tempo per il nostro Gruppo: chi al banchetto dei tesseramenti (lasciatemi ricordare Marco Boschini: tra iscrizioni alle gare e tesseramenti non finisce mai di lavorare per gli RB), chi al ristoro (grazie al mitico Grazioli!), chi per le foto (Fabio Ghisalberti), chi alla distribuzione dei capi d’abbigliamento (Elena Chiappini, Ippolito Dominoni…).
Grazie a tutti i volontari insomma. Non ce ne sono mai abbastanza e vi ricordo che a breve ci sarà la nostra mezza sul Brembo: fatevi avanti! Anche nella gestione della Società servirebbero più persone: come detto più volte, mettetevi a disposizione. Chiamate il Presidente o qualcuno del Direttivo (per contratto devono essere a Vostra disposizione 24h al giorno!) e dite loro cosa potreste fare. Sarete subito arruolati!

Che dire?… Altre iniziative sono in corso o stanno per partire: tenete d’occhio il sito, la mail e la pagina facebook (abbiamo anche un profilo Instagram!) e partecipate.

aS

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Credits: Fabio Ghisalberti